Dopo il green washing, la nuova frontiera, il social washing: la simulazione di una partecipazione e di un dibattito.
Finiti i panettoni dell’affollamento pubblicitario natalizio, ecco lo spottone nuclearista che finge una partita leale e razionale tra pro e contro il nucleare, costo 6 milioni: su Rai, Mediaset, La7 e Sky e canali satellitari. Per loro sono spiccioli, probabilmente siamo solo agli antipasti.
Attenzione a non cascarci: chi dibatte sul loro sito ( e pone l’accento, mettiamo, sul tema delle scorie o sul futuro esaurimento dell’uranio…) non fa che istruire la loro ricerca di mercato per i prossimi spot che su quei temi approfondiranno la propaganda (raccontandoci che le scorie non sono un problema o che di uranio ce n’è ancora un sacco). Quindi se ci andate e cliccate su quei bottoni, per favore, buttate lì depistaggi e questioni surreali.
Lo spot è ideato dalla Saatchi&Saatchi. Regia di Federico Brugia (tra i suoi clienti anche la Coop), la direzione creativa è di Agostino Toscana e Alessandro Orlandi.
Lo spot invita al dibattito, ma quale dibattito può esserci quando le decisioni sono già state prese?
Nel paese del Ponte sullo Stretto, la decisione sembra non tanto quella di fare le centrali nucleari, ma quella di far finta di farle e mangiarsi un sacco di soldi pubblici, per lasciarle costruite a metà (può andare altrimenti? io ne dubito, comunque sono aperte le scommesse).
Parliamo di comunicazione: i giochi inconsci della manipolazione pubblicitaria sono da pagina uno del manuale:
– i buoni sono i bianchi e i cattivi i neri;
– i buoni hanno la voce morbida i cattivi quella più dura;
– i cattivi fanno obiezioni, i buoni hanno l’ultima parola.
Dove i cattivi siamo noi, naturalmente, e i buoni sono Westinghouse, Ansaldo Nucleare, Areva e Edf, tutte associazioni benefiche note per la sensibilità ambientale; insieme a Enel (che ci aveva appena massacrato i cabbasisi con gli spot di green power, tutti pale eoliche e pannelli solari, sempre di S&S, di cui è cliente affezionata, tanto paghiamo noi in bolletta).
Torniamo in tema: basta vedere lo stesso spot doppiato invertendo le parti, ed il senso cambia drasticamente: http://www.youtube.com/watch?v=r1plUYKO1jQ&feature=related
Sono solo trucchetti del mestiere, ma gli alfabeti della mente sono elementari e non c’è verso: funzionano ancora; come funziona lo sguardo giudicante della ragazza sdoppiata verso chi “non ha ancora una posizione”.
La simulazione di democrazia comincia dal concetto di partita, in cui i due contendenti sono simili (molto simili) e combattono civilmente alla pari.
L’obiettivo principale della campagna di marketing è che siano considerati con pari dignità la lobby nuclearista e tutti gli altri. Lo dice esplicitamente Chicco Testata nella sua dichiarazione d’intenti.
Può sembrare strano che investano tutti quei soldi per una partita pubblicitaria in cui si mira al pareggio; invece no, arrivare almeno a un pareggio nell’opinione pubblica per loro sarebbe un enorme risultato, visto che è una partita già data vinta al tavolino dall’arbitro.
Per pareggio non intendo opinioni metà pro e metà contro, intendo che una buona percentuale di italiani arrivi a credere che la partita ci sia e sia ad armi pari.
Nello spot sembriamo uguali, ma non siamo uguali: loro hanno tanti soldi (tra parentesi: nostri) e noi abbiamo tanta ragione.
La lobby nucleare vuole far finta che ci sia un dibattito razionale, educato, intelligente, in cui ciascuno espone le sue argomentazioni democraticamente come in un match leale e sportivo tra due posizioni civili, non è così: le scelte sono governative, impopolari, decise con prepotenza, ignorando un referendum, deviando soldi pubblici per giochi speculativi privati. Togliendoli alle energie rinnovabili che ci liberano davvero dalle dipendenze (da petrolio, da gas e anche da uranio)
Non c’è partita: l’energia nucleare è condannata dalla storia, dall’economia e dalle leggi della fisica; sopravvive solo per motivi di speculazione finanziaria, ladrocinio politico, autocrazia, ambiguità col militare in posti come Iran, Corea del Nord e, forse, Italia.
Anche in Cina e in Russia: in quelle moderne democrazie non si fanno mancare nulla.
E poi c’è la Francia, naturalmente, che ha barato al gioco per 40 anni per motivi militari ( vi ricordate Mururoa? era solo 15 anni fa, il 27 gennaio è il compleanno!); l’economia francese presto ne sarà distrutta, perchè dismettere una centrale costa come farne una nuova e prima o poi arriva il momento di fare i conti.
Auguriamoci che le loro centrali di 40 anni fa non si comportino come farebbe un’automobile, una lavatrice o una locomotiva di quell’epoca che venga usata oggi a pieno regime.
La Francia è molto più vicina di Chernobil. Visto dove va a parare tanto razionalismo scientifico scagliato contro noi “irrazionalisti della paura”, sarà il caso che gli italiani facciano qualche scongiuro scaramantico.
Ma ce l’hanno ancora qualcosa da toccarsi?
Un po’ di pagine che ne parlano
spassoso, come sempre: http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f=3&t=20429&start=50
http://www.ecoblog.it/post/11741/chicco-testa-allattacco-delle-tv-con-spot-pro-nucleare
http://giovannacosenza.wordpress.com/2011/01/03/lautoscacco-del-forum-nucleare-italiano/
http://petrolio.blogosfere.it/2010/12/nucleare-di-la-tua-ma-leggi-bene-prima.html
http://stopthecensure.blogspot.com/2010/12/arriva-lo-spot-pro-nucleare-i-verdi.html
http://italianimbecilli.blogspot.com/2010/12/lingannevole-spot-favore-del-nucleare.html
Marco
Ciao Marco,
la campagna pubblicitaria lanciata dal Forum nucleare è ovunque. Lo spot della partita a scacchi viene trasmesso in tv, è affisso sui pannelli pubblicitari di strade e stazioni, sulle pagine dei principali quotidiani e sui rispettivi siti web. E in radio.
È un esempio di raffinata manipolazione dell’informazione: propinare falsità sotto un apparente tono “equidistante”. Un’operazione finanziata per milioni di euro dalle aziende filonucleari. Ma è davvero molto semplice svelare le bugie nucleari dello spot.
Scorie. Secondo la voce pro nucleare le scorie prodotte sarebbero poche, «una pedina a testa» e «si possono gestire in sicurezza». Peccato che se si sommano le teste si ottengono tonnellate di scorie e che in nessuna parte del mondo, dopo 60 anni e miliardi di dollari di investimenti, sono riusciti a sviluppare una gestione in sicurezza delle scorie.
Energie rinnovabili. La voce pro sostiene ancora che tra cinquant’anni, quando le fonti fossili si saranno esaurite, le rinnovabili potrebbero non bastare. Qui c’è una doppia bugia. Primo, tra cinquant’anni anche l’uranio estraibile sarà agli sgoccioli. Secondo, uno scenario energetico totalmente basato sulle rinnovabili è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e di fonte industriale.
Non possiamo competere con gli investimenti pubblicitari di Forum Nucleare & Co. per contrastare questo “bombardamento mediatico nucleare”. L’indipendenza economica è uno dei valori fondamentali di Greenpeace. Per far circolare la nostra informazione, possiamo puntare solo sulla tua partecipazione.
Leggi il blog, diffondilo tra tutti i tuoi contatti e pubblicalo sul tuo profilo Facebook.
Giuseppe Onufrio
Direttore esecutivo di Greenpeace
Greenpeace Italia
Glauco
Ciao se avete bisogno di una mano a contrastare il nucleare, nel mio piccolo posso darvi una mano se mi inviate un dvd con un vostro spot a smentire quello che loro sostengono cioa
Silvia
La cosa che mi sorprende sempre è come le migliori intenzioni siano sempre poco più che polvere adagiata sopra vere indecenze. Perchè se è vero che un minimo di indignazione momentanea per i pochi pensanti vi è stata, poi tutto è tornato come prima lo spot aleggia ma si potrebbero citare anche altre questioni, e l’indifferenza regna.
Cosa è successo hai nostri neuroni? Io credo è questa è solo la mia piccola e personale esperienza ed opinione che siamo stati battuti dal malcostume. In un paese con un minimo di dignità questo spot non sarebbe mai stato pensato.
Poi per concludere il mio ragionamento se in televisione vi è un programma che ha come titolo “i raccomandati” è nesssuno dice nulla allora ormai il contagio è collettivo.
da Andrea Pinchera (via mail)
(ricevo via mail e copincollo qui)
Ciao Marco,
dopo il successo dello spot con più di 60.000 visite in meno di una settimana, va avanti la nostra campagna per mostrare tutte le agghiaccianti verità sull’energia nucleare. La chiamano soluzione invece è il problema. Come quello delle scorie. È questo il tema della prima pubblicità stampa che oggi ti presentiamo e ti invitiamo a diffondere.
Non esiste ancora alcun esempio di deposito a lungo termine delle scorie nucleari.
Le scorie a vita media rimangono radioattive per alcuni secoli, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni. In sessant’anni l’industria nucleare non è stata in grado di sviluppare un sistema per la gestione in sicurezza. Negli USA è stato chiuso, dopo quindici anni e 9 miliardi di dollari spesi, il progetto di Yucca Mountain.
Il ritrattamento del combustibile è una scelta inquinante e inutile. La parte più rilevante delle scorie è rappresentata dal combustibile irraggiato, inviato negli anni al ritrattamento prima in Inghilterra e ora in Francia. Questi rifiuti sono destinati a ritornare, sotto forma di scorie vetrificate, nei paesi d’origine. Anche in Italia. È un processo più costoso dello stoccaggio a secco delle barre di combustibile, più inquinante per i rilasci in aria e acqua di radioattività, più pericoloso per i trasporti in andata e ritorno, con più rischi militari per la separazione del plutonio.
I nuovi EPR producono scorie più pericolose. Come conseguenza di una maggiore “produttività”, l’EPR – il tipo di reattore che vogliono costruire in Italia – genererà scorie sette volte più radioattive di quelle dei reattori esistenti. Le scorie, dunque, risulteranno più pericolose da gestire.
Non farti contagiare, opponiti al nucleare.
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Andrea Pinchera
Direttore comunicazione e fundraising
Greenpeace Italia
DONA ORA
Marco
ricevo via mail e copincollo.
Ciao Marco,
che si trattasse di una partita a scacchi truccata, te lo abbiamo detto subito. Ora arriva anche la conferma dal Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria che ha bloccato la messa in onda dello spot promosso dal Forum Nucleare, perché “ingannevole”.
Da quando a dicembre le tv nazionali hanno cominciato a bombardarci, abbiamo denunciato le informazioni ingannevoli dello spot su tutti i nostri canali. In particolare:
> Le scorie si possono gestire in sicurezza. E da quando? In sessant’anni l’industria nucleare non ha ancora trovato una soluzione per la gestione di lungo termine dei rifiuti nucleari;
> Tra 50 anni non potremo contare solo sui combustibili fossili. È vero, ma anche l’uranio è limitato;
> Le fonti rinnovabili non bastano. Sicuro? Uno scenario energetico 100% rinnovabile è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e dell’industria. ;
Intanto il nostro contro spot è rimbalzato sulla rete grazie anche al tuo passa parola, raggiungendo le 200.000 visite. Un buon risultato ma non basta. Tra pochi mesi (la data non è stata ancora fissata) si terrà un referendum che può fermare per sempre i nuovi progetti di centrali nucleari. Solo con il tuo forte coinvolgimento, possiamo contrastare la propaganda dell’industria nucleare da milioni di euro.
Non farti contagiare, opponiti al nucleare. Condividi la nostra campagna sul tuo profilo Facebook, inoltrala per e-mail ai tuoi contatti.
Salvatore Barbera
Responsabile campagna Nucleare
Greenpeace Italia