Chi gira per Internet ha già gli anticorpi: lo sa già che
– il nucleare è una pericolosa “modernità” del dopoguerra,
– con la logica privatistica l’acqua farebbe la fine delle poste o dei treni
– un politico, per non essere perseguitato dai giudici, ha solo un mezzo: non delinquere.
Non lo sa chi ha: 1 – una dieta mediatica televisiva 2- minori stimoli relazionali, specie inter-generazionali.
C’è solo una cosa più forte della TV, per loro, TU: la testimonianza diretta in carne ed ossa.
Però: sincera, appassionata, sempre con stima e mai con calcolo; ecco qualche consiglio.
Innanzitutto, nessuno snobismo. La nonna, il vicino, l’amico del bar, il collega conformista… non è meno intelligente o meno civile: semplicemente si fa le principali esperienze cognitive sulla peggiore televisione d’Europa, il che inculca quel po’ di gregarismo e di deresponsabilizzazione. E’ anche un po’ più solo, quindi meno stimolato da “differenze”.
– Non giocare al piccolo marketer imbroglione: niente tramini, bugiette, ricatti morali… se no è peggio, ed è giusto che non vi ascolti.
– Non darti arie di superiorità: se no fa bene a non ascoltarti. Non sei lì a dimostrare di essere più intelligente, più istruito o più informato.
– Al contrario prova a trovare dentro di te davvero un po’ di stima e di emotività affettuosa; se ci limitiamo a mostrare “un’attesa positiva” da venditore di tappeti, (come è intelligente lei, e anche bella, sono sicuro che andrà a votare...) non è detto che funzioni: ascoltano già ogni giorno qualcuno molto più abile, potente e spregiudicato di te.
– invece di smentire, fa domande: la domanda fa pensare, le difese pregiudiziali diminuiscono, e scoprirai che anche tu hai sempre qualcosa da imparare
– non somigliare alla tua caricatura così come la racconta la TV di regime o la stampa schierata col potere: scompiglia le previsioni, sorprendi; puoi essere anche più radicale e tuttavia non terrorizzare il perbenista, basta che tu sia sereno, maturo e poco prevedibile
– ricorda che il perbenista è più stanco di te di come vanno le cose, a parole è più rivoluzionario di te, perchè la “politica” (come si è fatta negli ultimi anni) è insostenibile per tutti.
A chi è stato imbrogliato dalle promesse e depredato degli averi, o gli dai qualche ebreo (gay, mussulmano, rom…) su cui sfogarsi, oppure è proprio lui che bramerà la ghigliottina.
– insisti un minuto di più, ma senza esagerare. Se mai torna “alla carica” domattina.
– non sorridergli/le solo fino a lunedì 13 per poi dimenticarti da martedì di salutarlo sul pianerottolo: saresti un po’ stronzo; dopo continua a coltivare un giusto grado di relazione educata e sensibile, che fa parte dei beni comuni
– se ha uno spirito gregario, ricordati che gradisce le cose “che fanno tutti” e forse confonde l’estremismo con la grinta o l’indignazione.
Ricordalo, ma non troppo: abbiamo perso troppe elezioni col timore errato di suscitare spavento nei cosiddetti moderati. Tu porti buon senso e modifichi il main stream (ciò che la gente considera normale): qualche volta servono cambiamenti che ieri sembravano radicali e su cui oggi si stanno convincendo tutti.
– Spesso avrai davanti il gregario che cerca il capobranco, che inconsciamente gradisce un po’ di passivizzazione; è un temperamento tipico della destra; non devi cascare nella trappola di fare il “capo”, ma neanche devi fare l’errore opposto, di mostrarti arrendevole e “buonista” a chi considera queste qualità come una defaillance. Piuttosto: sei credibile se hai un’identità, se sei riconoscibile; farai riflettere su quello che dici se sarai imprevedibile, chiaro e interessante.
– non mostare troppo odio contro il grande capo Culo Flaccido, forse la vostra vicina lo ama e l’innamorato tradito non vuole mai ascoltare la verità.
Personalimente io davvero non lo odio; più che odio merita schifo, ma questo è un altro tema.
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